La prima rosa

Ieri, quando sbocciò la prima rosa
sulla rama più alta del rosaio
che scavalca il muretto di ponente,
risero le spirèe, riser gli arbusti
del biancospino e le stellate siepi.
Anche il pruno sanguigno, che da poco
vestì sue foglie, rise; e l'aria fu
tutto uno squillo. - Era color d'aurora,
e splendeva lassù, libera e sola,
penetrata di luce, ebbra del gaudio
d'essere aperta. Sola, e prima: grande
e terribile grazia, esser la prima.
Così in alto, che niun pensato avrebbe
di coglierla: sì presto offerta in dono
alla vita vivente, che oggi morta
già la mirano i bocci ancor racchiusi
nel lor casto segreto.

Esser la prima:
né darà il maggio rosa che sia bella
come la tua bellezza, o annunziatrice.

Tratta dalla raccolta: 
Il dono
Numero d'ordine: 
13