Notturno nuziale

Quando tu venisti, una notte, verso il suo letto, al buio,
e le dicesti, piano, già sopra di lei: «Non ti vedo, ti sento.»
E la ghermisti con artiglio d'aquila, e tutta la costringesti nella tua forza,
riplasmandola in te con tal furore ch'ella perdette il senso di esistere.
E uno solo in due bocche fu il rantolo e misto fu il sangue e fu il ritmo perfetto,
e dal balcone aperto la notte guardava con l'occhio d'una sola stella rossastra,
e il sonno che seguì parve la morte, e immoti come cadaveri
la tristezza dell'ombra vi vegliò sino all'alba.

Tratta dalla raccolta: 
Il libro di Mara
Numero d'ordine: 
4