Rose rosse

Rose color di sangue
fioriscono in giardino.
.... Il sole a tratti sfolgora
dalle nubi — e si cela —:
un’afa ardente vela
la purità dell’aria
che vibra di fermenti
acuti e d’echi spenti,
e attossica il silenzio
d’un languore felino.
.... Rose color di sangue
fioriscono in giardino.

Purpuree sono, e tragiche
come divelti cuori.
Oh, perché mai non gocciola
sulle foglie e sull’erba
il flusso dell’acerba
ferita?... O forse l’aria
lo beve avidamente,
e per esso è vivente,
e per esso t’inebria
col ricordo di amori
perduti?... — O rose, tragiche
come divelti cuori!...

V’è il mio fra essi. — È solo
ove il verde è più folto.
Sbocciò fra un raggio e un battito
d’ali e un ronzio di maggio-
-lino, in questo bel maggio
d’amor, senza saperlo.
Di novella prestanza,
di novella baldanza
si avviva — e del disio
d’esser còlto — e travolto. —
.... Rinato è il cuore — solo,
ove il verde è più folto.

.... Rosa d’ebbrezza, flammea
rosa del sogno, è tardi.
Perché non puoi rinascere
ogni giorno, ogni giorno
con grazie fresche — e intorno
a te fiori sbocciare,
e rondini garrire,
e le frasche stormire,
e la vita rinfonderti
i suoi succhi gagliardi
eternamente?...
           O cuore,
è tardi, è troppo tardi....

Tratta dalla raccolta: 
Dal profondo
Numero d'ordine: 
23